Chiara nacque in Assisi nell’anno 1192, in seno ad una famiglia tra le più potenti e nobili della città, dai coniugi Favarone di Offreduccio e Ortolana Fiumi, donna di carità e pietà non comuni.
Chiara crebbe alla scuola di una madre che l’abituò all’amore di Dio e la dedizione al prossimo in attesa di essere poi folgorata da Francesco di Bernardone, che come scrive la stessa Chiara nel capitolo VI della sua Regola, con l’esempio di un modello di vita estremamente ispirato al Vangelo, l’aiutò nella consacrazione della sua vita all’Altissimo.
La notte della domenica delle Palme del 1211, la diciottenne Chiara fuggì dalla casa paterna e, nella chiesina di S. Maria degli Angeli, lo stesso Francesco, circondato dai suoi primi compagni, le recise i biondi capelli, velò il suo capo e la rivestì di un rozzo saio con la ruvida corda dei suoi frati.
Ormai consacrata, Chiara trascorre un breve periodo presso le monache benedettine, sul monte Subasio di Assisi, dove fu raggiunta dalla sorella Agnese, desiderosa di condividerne ideale e vita.
Poi Francesco la condusse a S. Damiano nel luogo dove gli aveva parlato il crocefisso e lì Chiara visse per quarant’anni una straordinaria esperienza di consacrata, fondatrice di una numerosa famiglia religiosa e guida esemplare della prima fraternità delle Sorelle Povere.
Questo mirabile esempio di santità raggiunse le più alte vette di contemplazione ed esperienza mistica.
Da S. Damiano, dopo aver ottenuto dal Papa Innocenzo IV l’approvazione della sua forma di vita, sospirata e attesa per oltre 30 anni, passò da questa vita, l’11 agosto del 1253 in grazia di Dio.
Alla sua morte, le “figlie” sparse per il mondo riempivano già 120 monasteri, tra cui quello delle Damianite di Atri .